Un ledwall Mobiled all’evento della cantina Ca’ di Rajo

Mobiled ha partecipato a metà febbraio con un ledwall all’evento realizzato dalla cantina Ca’ di Rajo di San Polo di Piave dove sono stati presentati i nuovi prestigiosi vini dell’azienda.

Immersa nella pianura tra le rive del Piave, fiume sacro alla patria, ove in passato affioravano estesi ghiaieti e foreste di querce, sorge l’Azienda Agricola Ca’ di Rajo.

Grazie alla tenacia e all’intraprendenza contadina della sua gente, con il tempo, questi terreni divennero fertili e adatti ai vitigni più prestigiosi dove il vino è il prodotto che li caratterizza.

Fondata da Marino Cecchetto, l’azienda è gestita ora dai tre nipoti, Simone, Alessio e Fabio Cecchetto.

Con entusiasmo e determinazione hanno iniziato a vinificare e commercializzare i vini autoctoni (raboso piave, incrocio manzoni, prosecco, ecc.) riscontrando notevoli consensi.

Il monumento da salvare sono i vigneti allevati a Bellussera – metodo che risale a fine Ottocento – destinati a sparire perché costosi da coltivare, non essendo meccanizzabili, e dove le vigne da uve Prosecco sono una grande realtà.

Fiore all’occhiello della produzione Ca’ di Rajo è Raboso Piave, cavallo di razza difficile da domare, vino unico e fra i più tipici della DOC PIAVE che dal 2012 si forgia della nuova Docg Malanotte del Piave, un vino quasi estremo e forse per questo lasciato in disparte, perché intimorisce per la sua natura forte e rabbiosa.

Altro vitigno autoctono è il Manzoni Bianco 6.0.13, che trova nel bacino del Piave un terreno adatto per il suo sviluppo, proprio come lo voleva colui che lo ideò il Prof. Luigi Manzoni, ricercatore e luminare per oltre 60 anni alla Scuola Enologia di Conegliano.

La cantina produce anche altri vini come Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.
Per far conosce dunque un pezzo di storia del vino e il metodo messo a punto dai fratelli Bellussi di Tezze di Piave per cercare di salvare l’uva dall’umidità che caratterizza molte aree del Veneto, i giovani Cecchetto hanno deciso di dare vita a Iconema, un Tai Doc Piave limited edition, ottenuto da un vigneto che risale ai primi anni del Novecento, di proprietà della famiglia Paladin di San Polo di Piave e “adottato” da Cà di Rajo per cercare di salvarlo.

«Siamo orgogliosi di questo progetto – ha detto Simone Cecchetto – perché si tratta di un nuovo passo nella nostra battaglia per la salvaguardia del patrimonio vitivinicolo del territorio del Piave, un patrimonio che è anche culturale e identitario. Confermiamo così anche la nostra volontà di salvaguardare i vigneti a Bellussera, come già facciamo con Raboso, Glera e autoctoni rari come Marzemina Bianca e Manzoni Rosa».

Per finire, Cà di Rajo esporta in più di 50 Paesi, con vini presenti anche a bordo delle compagnie aeree Delta Airlines e United Airlines.

All’evento dove hanno partecipato molte persone è stata raccontata la storia dell’azienda e i nuovi prodotti per mezzo del maxi schermo messo a disposizione di Mobiled.

Le immagini, gli spezzoni video e il racconto, mostrato sul grande schermo hanno emozionato la platea durante un viaggio nella storia di Cà di Rajo che ha spiegato l’amore per questa terra, per i vigneti e il lavoro necessario a produrre vini di alta qualità.

Per il tuo evento, se vuoi che abbia successo, interpellaci.

Mobiled da 25 anni noleggia, installa e vende ledwall di dimensioni e forme secondo le richieste dei Clienti.

Scrivici a info@mobiled.it per ricevere un’offerta.
Ti risponderemo in brevissimo tempo.

Grazie per l’attenzione.
A presto.

Frankino Rossignoli – Mobiled Srl

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