Mobiled ha installato un ledwall di 6 metri poco prima del traguardo nella 23a Corsa internazionale “Città Archeologica”a Oderzo.
Un 1 maggio di gran lusso ad Oderzo con la 23° edizione del “ Trofeo Opitergium”, gara internazionale di corsa su strada di km 10 maschili e di km 5 femminili e con la 2° edizione del Trofeo Opitergium – European Road Race gara riservata alle squadre nazionali under 20 di 12 nazioni.
La 23a Corsa internazionale “Città Archeologica“ a Oderzo ha visto all’ombra del Torresin, la caratteristica torre dell’orologio che svetta su Piazza Grande, il pubblico delle migliori occasioni“
Norstad Moen, primatista europeo della maratona, era l’atleta più atteso ad Oderzo e l’allievo di Renato Canova non ha certo deluso le aspettative generali. Dopo tre chilometri di studio, il fondista nordico ha aumentato le frequenze staccando tutti gli avversari di giornata.
Incrementando il suo vantaggio giro dopo giro, Moen è apparso già in buona forma, pronto a cercare di migliorare i suoi personali in pista per arrivare al top agli Europei di Berlino dove non farà la maratona come tutti pensavano, bensì i 10.000 metri.
A Oderzo ha impressionato andando a vincere in 28.44: alle sue spalle l’azzurro Stefano La Rosa, l’ultimo a cedere al forcing del norvegese difendendo a denti stretti il secondo posto in 29.07, con un solo secondo di vantaggio sull’arrembante Lorenzo Dini, 3° con 29.08.
Buona anche la prova di Marco Salami 4° in 29.20, nel giorno del suo rientro agonistico dopo un lungo infortunio.
Molto più accesa agonisticamente la gara femminile sui 5 km. E’ stata la siepista Francesca Bertoni a dettare il ritmo nei primi due giri iniziali dentro un gruppo di sette atlete con le azzurre Giovanna Epis, Fatna Maroaui, Nicole Reina, Santiusti Caballero, Francesca Lonedo oltre alla romena Roxana Birca.
Nel finale allo sprint contro le due maratoneta azzurre Giovanna Epis e Fatna Maraoui, entrambe selezionate per gli Europei di Berlino, ha poi prevalso la romena Birca, che ha chiuso i 5 km di gara in 16.17, con un solo secondo di vantaggio su una Giovanna Epis sempre più convinta dei propri mezzi.
Terzo gradino del podio con 16.23 per Fatna Maraoui sempre da prendere ad esempio per la sua tenacia agonistica. Al quarto posto con 16.35, curiosamente lo stesso crono di Nadia Battocletti, una ritrovata Nicole Reina, che nell’ultimo giro ha staccato sia la Santiusti Caballero 5a con 16.50 che Francesca Bertoni 6a con 16.56.
Nella gara maschile under 20 sui 10 km, il rumeno Adrina Garcea è stato il protagonista assoluto sin dalle prime battute, andando a vincere in 31.10, con grande distacco sul britannico Nathan Dunn in 31.55 e sull’azzurro Nesim Amselek, 3° con 32.00.
Altri due azzurri nella top ten, con Vincenzo Grieco 5° con 32.09 e Pasquale Selvarolo, 8° con 32.23.
Nella classifica a squadre l’Italia ha preceduto Romania e Gran Bretagna.
La più brava in casa azzurra è stata la stellina Nadia Battocletti, ancora una volta grande protagonista nella gara sui 5 km under 20. Prima nel contenere l’attacco da parte della britannica Julia Patternain a due giri dal termine, poi autoritaria nel cambiare marcia nella tornata finale, andando a vincere in assoluta scioltezza in 16.35.
Dietro di lei la Patternain 2a in 16.43 con la danese Sophie Soefeldt 3a in 17.08. Bene le altre azzurre in gara con Martina Cornia 4a in 17.12, Michela Cesarò 5a con 17.14.
La squadra italiana è risultata prima davanti alla Gran Bretagna e alla Danimarca.
RAI SPORT ha trasmesso le gare in differita dalle ore 20.50 con commento di Franco Bragagna e Orlando Pizzolato.
Il maxischermo Mobiled infine, ha permesso al pubblico assiepato nei pressi dell’arrivo, la visione dei momenti più salienti di tutte le gare, oltre agli arrivi e alle premiazioni.
Questo si dimostra per l’ennesima volta un strumento indispensabile per illustrare gare di questo tipo e mantenere la suspance fino alla fine.
E’ tutto anche per oggi.
Grazie per l’attenzione.
A presto.
Frankino Rossignoli – Mobiled Srl